Fibra a 15,99: é sostenibile ? E a che prezzo ?
Partiamo da qualche fatto.
Da alcuni anni le grandi Telco in tutta Europa redarguiscono la UE ed i vari regolatori che i prezzi sono troppo bassi, che perdono soldi e se perdono soldi non fanno investimenti e la rete peggiora per tutti. Arrivando a pregare i giganti OTT (Amazon, Google, Microsoft, Netflix) di finanziare lo sviluppo di una rete che servirá soprattutto a loro stessi (1).
E’ tutto vero, il fatturato aggregato delle telco in EU é passato da 44 Miliardi a meno di 20 Miliardi in 10 anni.
E i margini hanno subito anche un peggior crollo perché gli investimenti sulla banda e sul 5G li hanno erosi ancor di piú. (2)
Il PNRR ha portato una ventata d’ossigeno ma i problemi interni restano, in uno scenario in cui il prezzo medio europeo di un accesso ad Internet é nell’intorno dei 30 EURO. Livello non sostenibile per le grandi telco.
Iliad sposta questo livello di 10 Euro. 16,99 o anche 23,99 (senza SIM Iliad) portano la percezione del prezzo dell’accesso nell’intorno dei 20 EURO, dieci euro in meno di un valore considerato giá non sostenibile.
Quali sono le conseguenze ?
Conseguenza A — pochi CEO delle grandi Telco hanno il coraggio (o il consenso del CDA) di prendere la palla al balzo e approfittarne per differenziarsi verso l’alto, verso un servizio totalmente diverso. Invece seguiranno tutti la scia, quella del prezzo, e se con 30 Euro non potevano permettersi che un BOT e, nel caso migliore, due minuti contati di telefonata di un call center albanese, non oso pensare dove dovranno tagliare per scendere a 20 Euro.
Conseguenza B — la forbice si allarga. Qualuno piú piccolo si differenzierá verso l’alto e sará piu facile farlo. Molti consumatori/prosumer ed imprese scelgono spesso provider piú piccoli perché vogliono un contatto diretto sia in fase di vendita, che di progettazione, che di risoluzione di guasti. Trovo sempre buffo che le recensioni a cinque stelle di alcuni piccoli provider , se analizzate e lette bene, sottolineano qualitá che dovrebbero essere scontate come mi risponde sempre la stessa persona, non devo spiegare tutto daccapo, mi hanno richiamato, sono educati !. Tutte qualitá che in un qualsiasi altro mercato sono date per scontate, chissá perché nelle telecomunicazioni no. Questa polarizzazione sará ancora piú evidente. E tutto questo aldilá di evidenti differenze di qualitá della banda e della connettivitá stessa.
Domanda : come fa la stessa Iliad a sostenere i 15,99?
Risposta A: non é sostenibile nemmeno per ILIAD. Il modello é quello di acquisire una tonnellata di clienti e rivenderli ad un prezzo maggiore del costo di acquisizione. ILIAD sottrarrá clienti a tutti , non solo ad un operatore. Di conseguenza chi comprerá quel pacchetto ri-acquisirá i propri clienti e , ciliegina sulla torta, ne avrá altrettanti della concorrenza. Se questo é vero vedremo una acquisizione entro un paio d’anni, o fino a quando il capitale sostiene il modello. Il mercato non lo sosterrá (non l’ha sostenuto fino ad ora, vedi img.1 ), e infatti Xavier Neil sta cercando di ricomprarsi tutta la societá, ora ne possiede il 70% (3)
Risposta B: hanno fatto male i conti. Gestire accessi ad Internet non é come gestire delle SIM. Basta pensare alla propria esperienza personale di noi tutti. Chi ha un accesso ad internet chiama l’assistenza 4 volte di piú e resta a telefono 3 volte il tempo che dedica alla propria SIM. Inoltre le competenze per poter fare assistenza ad un accesso ad Internet sono molto piú complesse e vaste che per gestire problemi legati alla propria SIM. Se non hanno dimensionato bene tutto questo, lo sapremo presto, e il prezzo lo pagheranno soltanto i clienti che dovranno per l’ennesima volta litigare con un BOT, o peggio pagare i 149 Euro di “uscita a vuoto” del tecnico per un guasto non causato da Iliad, come previsto dal loro contratto.
Come dicono gli inglesi, the jury is out !
(3) https://www.ft.com/content/b3605c31-aa8f-4ffa-8765-58ba8ec72c02